GANODERMA LUCIDUM – REISHI | |
Il nome con il quale è conosciuto dà un’idea di quanto esso sia riverito in Cina e in Giappone. Il Reishi è stato chiamato il “fungo dei mille anni”, il “fungo della potenza spirituale” e il “fungo dell’immortalità”. Ancora, il Reishi è stato chiamato il “re delle erbe medicinali”, è un autorità nel campo delle piante medicinali orientali. È considerato un rimedio immunostimolante, analgesico, antiinfiammatorio, antiallergico con effetto antistaminico e cortison-like, ma anche un espettorante e antitosse. Esercita effetti preventivi per tutte le stelle sintomatologie respiratorie in quanto induce rigenerazione dell’epitelio bronchiale. Sperimentalmente ha evidenziato effetti antibatterici nei confronti di Stafilococchi e Streptococchi, tra cui o S.pneumoniae.
Effetti del Reishi a livello cardiovascolare e metabolico Il Reishi esercita un’attività di normalizzazione della funzione cardiovascolare. Effettua un’azione di inibizione dell’aggregazione piastrinica. Contribuisce alla normalizzazione della pressione sanguigna. L’azione ipocolesterolemica e di regolarizzazione del profilo lipidico. Questa azione ipocolesterolemizzante non ha gli effetti collaterali patetici delle statine sintetiche, come ad esempio il deficit di CoQ10, la pesantezza o il dolore muscolare (miopatie) e l’innalzamento delle transaminasi epatiche.
Il Reishi e i processi neurodegenerativi Il Reishi migliora la memoria la lucidità mentale. Recenti studi americani indicano un ruolo centrale dell’infiammazione nello sviluppo del morbo di Alzheimer. L’infiammazione cronica attiva favorisce infatti il deposito di ß-amiloide. L’estratto di Reishi antagonizza e attenua la neurotossicità indotta dalla ß-amiloide.
Ganoderma Lucidum, sistema immunitario e malattie oncologiche La millenaria tradizione di utilizzo del Reishi coinvolge anche la prevenzione e il trattamento di supporto di malattie degenerative gravi quali le malattie tumorali. Sebbene non ci siano veri e propri studi clinici, il suo utilizzo può fornire un aiuto per prevenire le malattie oncologiche e ridurre rischio di recidive di malattia, per contrastare gli effetti collaterali di chemio e radioterapia. Il Reishi esercita un potenziamento del sistema immunitario attraverso una ottimale modulazione dell’espressione delle citochine e all’attivazione del sistema immunitario aspecifico. Il miglior utilizzo di questo rimedio è quello preventivo; aldilà della prevenzione legata al mantenimento dello stato di salute, si è visto che la somministrazione degli assetti del fungo, in presenza di sostanze mutagene o cancerogene, previene la trasformazione neoplastica delle cellule.
Effetti collaterali di chemio e radioterapia Il Reishi è molto utilizzato per gestire gli effetti collaterali di chemio e radioterapia. La supplementazione di 5 -10 grammi due volte al giorno in corso di chemioterapia e radioterapia riduce gli effetti collaterali quali la stanchezza la perdita di appetito, la perdita di capelli, la deplezione midollare e il rischio di infezioni opportunistiche. Un recente studio in vitro ha riportato che l’effetto combinato di doxorubicina ed estratto di Ganoderma Lucidum in lenee stabilizzate di cellule HeLa, ha un effetto sinergico che sembrerebbe dovuta al fatto che il fungo aumenta la sensibilizzazione delle cellule trasformate al farmaco. Questi studi sono di particolare importanza perché sussiste una certa cautela nell’utilizzo di sostanze antiossidanti durante la terapia antioncologiche; infatti, poiché tali terapie inducono forte stress ossidativo, l’utilizzo di antiossidanti potrebbe teoricamente ridurre l’efficacia. Questi studi dimostrerebbero invece il contrario.
Quando usare il Reishi e dosaggi Il Reishi è il fungo degli appartenenti alla loggia “fuoco” della MTC, è un tonico cardiaco indicato per tutte le affezioni cardiovascolari: dalle aritmie ed extrasistoli, all’ipertensione e alla predisposizione allo sviluppo di patologie cardiovascolari. Il Reishi calma la mente e pertanto agisce sullo stress che gli appartamenti a questa loggia hanno difficoltà a gestire. Quindi è indicato a livello fisico per tutti quei soggetti che somatizzano elevati livelli di stress e sviluppano gastriti e coliti infiammatorie, forme d’ansia, ipercolesterolemia da stress ecc. In queste forme di dosaggio da utilizzare è 1-3 grammi al giorno di estratto o fungo intero. Il Reishi esercita anche una protezione tiroidea, quindi può risultare utile nel recupero dei sintomi della tiroidite autoimmune. AVVERTENZE: date le proprietà antiaggreganti e anticoagulanti del fungo, deve essere usata cautela se contemporaneamente vengono utilizzati i farmaci ad azione anticoagulante.
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